Credi nell’impossibile, credi nei tuoi sogni, credi nel potere del cuore

Proxima Centauri

Dista più di quattro anni luce
e la chiamano “la più vicina”.
Piccola nana rossa solitaria,
invisibile alla maggioranza,
è colei che più osa avvinarsi
a colui che è sette volte lei.
Proxima è poco luminosa,
ma alcune volte, rare forse,
d’improvviso e casualmente,
brilla con potenza ed energia,
concedendosi per un istante
ad occhi increduli e abbagliati.
La più vicina al Sole, Proxima,
si tiene all’esterno del sistema
per paura d’interromperne il moto.
Quattro anni luce li separano
e la stella più vicina sente freddo;
perché è nel vuoto dell’immenso
che più penetra il gelo silenzioso.
Ed antiche stelle, ora neri buchi,
si aggirano, minacciosi e cupi,
sfiorando la rossa dama nana.
Proxima per questo s’avvicina:
per trovare quel calore, che
da sola lei non può creare.

Ventiseimilasettecento anni
e Proxima ancora non arriverà;
resteranno tre anni luce tra loro
e Proxima non lo raggiungerà;
rimarranno distanti e “più vicini”
e Proxima, brillando, morirà.

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